Oggetto della ricerca
L’innovazione tecnologica moltiplica oggi, rispetto ai decenni precedenti, le possibilità di esplorazione, uso e sfruttamento economico dello spazio extraatmosferico; e promette di farlo ancor più nel prossimo futuro. A fronte di ciò, si assiste nel mondo a una crescente articolazione delle politiche spaziali, con un ruolo sempre più rilevante di soggetti privati e modelli di governance diversificati che riconoscono agli stessi maggiore o minore autonomia propulsiva. In tema di diritto dello spazio, si avverte la problematicità di un sistema di fonti “multilivello”: trattati internazionali multilaterali, difficili da aggiornare per la necessità di trovare un ampio e trasversale consenso tra blocchi geopolitici, più limitati (per il tema o per il numero di Paesi coinvolti) accordi internazionali di cooperazione, fonti normative nazionali di primo e di secondo grado, forme di soft law internazionali e nazionali, a cui si aggiunge, in Europa, il dualismo tra programmi (e regole) spaziali dell’Unione Europea e dell’Agenzia Spaziale Europea. L’evoluzione della cornice giuridica è l’espressione, mediata dai consessi diplomatici e dalla tecnica normativa nazionale e internazionale, del rapido evolvere del contesto tecnologico, economico e geopolitico in materia di spazio. Questo quadro, complesso e al tempo stesso affascinante, fornisce agli studiosi questioni sempre nuove e difficili da analizzare e comprendere, richiedendo approcci transdisciplinari in grado di superare i tradizionali steccati tra settori accademici.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, gli ambiti oggetto delle attività di ricerca sono i seguenti: interazioni tra innovazione tecnologica e vincoli tecnici, da una parte, e politiche spaziali e relativi sistemi di regole, dall’altra parte; interazioni tra nuova economia dello spazio, evoluzione delle politiche spaziali e dei sistemi regolatori (hard law e soft law); interazioni tra regolazione, diplomazia e geopolitica dello spazio; pace internazionale e usi militari dello spazio; proiezione nel contesto spaziale, sotto una nuova luce, di problematiche tradizionalmente proprie dei sistemi di diritto privato (situazioni di appartenenza, responsabilità, contratti, responsabilità, garanzie, ecc.); adozione di politiche spaziali comuni e di un quadro regolatorio comune a livello europeo; adozione di una legge spaziale italiana di portata generale (e di nuovi regolamenti ENAC), alla luce dell’evoluzione della politica spaziale nazionale; politiche e approcci regolatori per l’utilizzo dello spazio e dei corpi celesti a fini scientifici; diversi approcci regolatori alle questioni delle risorse spaziali; il partenariato pubblico-privato nelle politiche spaziali e nei relativi sistemi regolatori; metodi di risoluzione delle controversie in ambito spaziale.
La creazione di un Centro interdipartimentale sulle politiche spaziali ha quindi come obiettivo quello di promuovere studi avanzati di carattere multidisciplinare nel dialogo tra diversi saperi per sviluppare nuove conoscenze e competenze, anche utili al mondo delle istituzioni pubbliche, dell’imprese e della società nel senso più ampio del termine. Occorre, infatti, avviare un dibattito sulla portata dei cambiamenti che derivano dalla nuova economia dello spazio sugli ordinamenti internazionale, europeo e nazionale, che coinvolga giuristi, economisti, ingegneri, fisici, studiosi di geopolitica e di scienze della difesa e della sicurezza, nonché operatori d’impresa e rappresentanti delle istituzioni. Per fare questo, il Centro intende avviare uno scambio stabile con istituzioni universitarie e centri studi e di ricerca anche di altri Paesi, per favorire la circolazione delle idee e dibattere possibili soluzioni ai problemi che i cambiamenti del nuovo millennio stanno portando con sé, nella prospettiva della tutela dei principi-chiave dei trattati spaziali e dei diritti fondamentali, in vista di una pacifica e collaborativa edificazione della futura civiltà dello spazio.
Progetti di ricerca
Il Centro si propone di varare progetti scientifici di durata pluriennale, nei quali coinvolgere anche centri e docenti stranieri, che possano anche concorrere per l’assegnazione di fondi banditi da istituzioni internazionali, europee e nazionali, nonché da entità private. Nell’ambito dei progetti saranno previsti seminari periodici nei quali valutare i progressi realizzati, contratti di ricerca e convegni di rilevanza internazionale.
Attività seminariale e didattica
Il Centro si propone di promuovere iniziative di studio, destinate a studenti (in particolare, nel quadro del corso di nuova istituzione “Space Policies and the Law”) e dottorandi, organizzare seminari e conferenze invitando professori ed altri studiosi nazionali e stranieri, nonché esperti anche del mondo delle imprese con esperienze gestionali e operative.
In una fase successiva a quella di avvio dei lavori, il Centro potrà valutare di organizzare l’offerta di corsi di master o di specializzazione, cercando di offrire, con il sostegno di partner e di sponsor esterni, borse di studio agli iscritti.
Pubblicazioni
Il Centro intende promuovere pubblicazioni in materia di diritto e politiche spaziali, sia attraverso convenzioni con riviste del settore, sia tramite case editrici, tra cui preferibilmente Roma TrE-Press, in cui potrebbero trovare collocazione in open access gli scritti degli studiosi del Centro.
Consulenza scientifica
Il Centro può accettare incarichi di consulenza scientifica proposti da istituzioni, imprese e relative associazioni di categoria, oppure singoli intermediari, i cui proventi sono devoluti all’Università Roma Tre per il funzionamento del Centro, nel rispetto delle disposizioni generali stabilite in materia dai regolamenti di funzionamento e di bilancio dell’Università Roma Tre.
Il Centro può procedere ad approfondimenti scientifici tesi a rispondere, tra l’altro, anche alle consultazioni normative e regolamentari proposte da tutte le autorità internazionali, europee e nazionali con competenze negli ambiti di attività del Centro.
Bandi di gara europei e nazionali
Il Centro intende concorrere a bandi di gara internazionali, europei e nazionali per l’erogazione di finanziamenti a sostegno di progetti di interesse per il Centro.
Attività di ricerca
Per lo svolgimento dell’attività di ricerca, il Centro può costituire osservatori tematici e/o può avvalersi anche di uno o più Gruppi di ricerca, composti da ricercatori, assegnisti, dottori e dottorandi di ricerca, e altri studiosi, professionisti ed esperti esterni all’Università Roma Tre, di cui si incoraggia l’adesione.
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