Centri di ricerca

Centro Internazionale di ricerca “Diritto e Globalizzazione”

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Il Centro di ricerca internazionale su Diritto e Globalizzazione è stato costituito nel 2018 nell’ambito delle azioni scientifiche previste dal progetto di Dipartimento di Eccellenza. L’istituzione del Centro è funzionale a due dei macro-obiettivi del Dipartimento, e cioè promuovere il dialogo tra il diritto e gli altri campi del sapere e studiare l’impatto dei grandi mutamenti sociali sui sistemi giuridici contemporanei.
Il Centro si candida, infatti, ad essere un forum avanzato di riflessione e ricerca, aperto alle intersezioni fra molteplici settori connessi come diritto ed economia, diritto e storia, diritto e relazioni internazionali, diritto e tecnologia, al fine di affinare gli strumenti analitici del giurista e migliorare le capacità di comprensione e governo della complessa realtà della globalizzazione.

Grandangolo Centro di Ricerca Interdipartimentale sul Diritto Europeo della Banca e della Finanza “Paolo Ferro-Luzzi”

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Grandangolo è il Centro di Ricerca Interdipartimentale sul Diritto Europeo della Banca e della Finanza “Paolo Ferro-Luzzi”, promosso e costituito da tre dipartimenti dell’Università degli Studi Roma Tre: Giurisprudenza, Economia Aziendale e Scienze Politiche (promotori i professori Concetta Brescia Morra, Mario Bussoletti, Stefano D’Addona, Sabino Fortunato, Giulio Napolitano, Maddalena Rabitti, Andrea Zoppini).

La creazione del Centro mira ad avviare un dibattito sulla portata dei rilevanti cambiamenti normativi che hanno interessato il settore della finanza in Europa negli ultimi anni. Il tema riveste un ruolo cruciale, non solo per l’impatto sull’economia, ma anche per la tutela dei diritti di singoli e imprese. Il Centro intende avviare uno scambio stabile con istituzioni universitarie e centri di ricerca italiani e di altri paesi europei per favorire la circolazione delle idee e degli studi sul processo di integrazione di regole e istituzioni in Europa. Il Centro è dedicato alla memoria del professor Paolo Ferro-Luzzi, insigne studioso della materia.

Al Centro possono afferire professori e ricercatori dei Dipartimenti costituenti il Centro, nonché studiosi di altre Università e istituzioni, italiane o straniere, che operano nel settore. Gli afferenti al centro compongono il Consiglio Direttivo. Il Comitato scientifico del Centro è composto da professori e accademici di altre università e istituti di ricerca italiani e stranieri, nonché da studiosi provenienti da istituzioni pubbliche e private che operano nel settore oggetto della ricerca del Centro. Il comitato Amici del Centro è composto da accademici e studiosi della materia che concorrono alla progettazione e alla realizzazione delle iniziative scientifiche.

Direttore del Centro è Concetta Brescia Morra, ordinario di Diritto dell’Economia.

Sono vice-direttori i professori Giulio Napolitano, ordinario Diritto amministrativo e Andrea Zoppini, ordinario di Diritto Privato.

La Giunta esecutiva è composta dal Direttore, i due vice-direttori e tre membri del Comitato Scientifico: Stefano Cappiello, Dirigente generale del Ministero del Tesoro, Marino Perassi, Avvocato generale della Banca d’Italia, Stefano Vincenzi, Capo del servizio legale di Mediobanca.

Segretario del centro è il dott. Federico Melograno del Dipartimento di Giurisprudenza.

Per il raggiungimento dei suoi obiettivi l’Istituto intende mettere in atto una serie di attività strategiche quali: promozione di conferenze/seminari/convegni, realizzazione di rete informative tra studiosi, istituzione di pubblicazioni specializzate, incoraggiamento di rapporti e collaborazioni con enti culturali e scientifici nazionali ed internazionali, attività di consulenza.

Il Centro intende favorire la formazione di giovani studiosi, anche attraverso il sostegno a corsi di perfezionamento, di specializzazione, di alta formazione, di stage, nonché attraverso il contributo per borse di studio e assegni di ricerca. Per lo svolgimento dell’attività di ricerca, il Centro si avvale anche di un Gruppo di ricerca, composto da ricercatori, assegnisti, dottori e dottorandi di ricerca, e altri studiosi, ai quali il Consiglio direttivo può attribuire il titolo di Research Scholar del Centro ed eventualmente proporre al Dipartimento borse di studio o altre forme di remunerazione per l’attività di ricerca.

Per lo svolgimento delle attività il Centro usufruisce dei contributi messi a disposizione da ciascuno dei dipartimenti, dei finanziamenti provenienti dall’Ateneo e dalle strutture di ricerca, dei fondi di ricerca del MIUR e del CNR, dei contributi di Organismi internazionali, dell’Unione Europea, dello Stato italiano, di Enti Locali, di soggetti pubblici e privati, dei proventi di attività per conto terzi.

Un riconoscimento delle competenze e della reputazione scientifica del Centro sui temi oggetto di studio è venuto dal Parlamento Europeo che sulla base delle pubblicazioni di 6 afferenti al Centro ha selezionato il Dipartimento di Giurisprudenza di Roma Tre come consulente per tutta la durata della prossima legislatura in materia di Bank Resolution. I nomi dei professori che hanno reso possibile questo risultato sono: Concetta Brescia Morra, Andrea Guaccero, Alberto Pozzolo, Giacomo Rojas Elgueta, Noah Vardi, Andrea Zoppini.

Cento di ricerca interdipartimentale per gli Studi Politico-costituzionali e di Legislazione comparata “Giorgio Recchia”

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Il Centro di Ricerca Interdipartimentale per gli Studi Politico-costituzionali e di Legislazione comparata (CRISPEL), ora intitolato al suo fondatore Giorgio Recchia, è stato costituito nel 2003 presso l’Università degli Studi Roma Tre dagli attuali Dipartimenti di Link identifier #identifier__131282-6Giurisprudenza e Link identifier #identifier__153242-7Scienze Politiche – a cui si sono aggiunti nel tempo i Dipartimenti di Link identifier #identifier__182840-8Economia e Link identifier #identifier__173631-9Scienze della Formazione – al fine di promuovere studi e ricerche nel campo politico-costituzionale e della legislazione comparata, destinati a coadiuvare l’operato di istituzioni pubbliche e private, internazionali, europee e nazionali.

 

  • Link identifier #identifier__54173-10Regolamento
  • Link identifier #identifier__2272-11Sito web

Centro di ricerca “Diritto penitenziario e Costituzione – European Penological Center”

Logo centro di ricerca diritto penitenziario e Costituzione

Il Centro intende promuovere la ricerca e la formazione, in una dimensione internazionale, sui temi connessi all’esecuzione penale, privilegiando gli aspetti costituzionalistici e contribuendo alla valorizzazione dei luoghi della memoria carceraria. È costituito presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre, in attuazione del Progetto di sviluppo per il Dipartimento universitario di Eccellenza e dell’Accordo quadro tra Comune di Ventotene, Università degli Studi Roma Tre e Commissario Straordinario del Governo per il progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere borbonico dell’Isola di Santo Stefano-Ventotene, nonché in stretta connessione con l’esperienza di formazione e di ricerca maturata nell’ambito del Master di II livello in “Diritto penitenziario e Costituzione”, attivato dall’anno accademico 2013/2014.
Il Centro ha le sue sedi presso l’Università Roma Tre e presso Ventotene-Santo Stefano.

Centri di ricerca con afferenza del Dipartimento

lolaIl Laboratory on Longevity and Ageing (LoLA) è una rete ricercatori provenienti da diverse discipline che si interessano di tematiche relative all’invecchiamento della popolazione e alla longevità. Scopo primario del laboratorio è una migliore comprensione delle conseguenze demografiche, sociali ed economiche del progressivo allungamento della vita. La crescente longevità ed uno stato di salute migliore della popolazione pone all’Italia, ed in generale alle società europee, una sfida importante per l’invecchiamento attivo ed in salute e per il sistema di welfare. LoLA si propone come un laboratorio per discutere questi grandi cambiamenti demografici offrendo, da una parte, risultati di ricerca e di analisi critica alle istituzioni; dall’altra, partecipando a progetti nazionali ed internazionali come network multidisciplinare dello studio dell’invecchiamento. I temi specifici affrontati da LoLA spaziano dalle dinamiche e dalle prospettive future della salute e della sopravvivenza, delle relazioni intergenerazionali, del benessere, delle sistemazioni abitative, del lavoro, delle pensioni, delle politiche fiscali; alle strategie per l’invecchiamento attivo, alle politiche del lavoro, alle politiche per una salute più equa e un sistema sanitario più sostenibile.

Hanno finora aderito al Laboratorio i seguenti Dipartimenti e Università:

  • Dipartimento di Scienze Statistiche della Sapienza, Università di Roma (Prof.ssa Viviana Egidi Link identifier #identifier__32739-15egidi@uniroma1.it);
  • Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza, della Sapienza, Università di Roma (Prof.ssa Alessandra De Rose Link identifier #identifier__140696-16derose@uniroma1.it);
  • Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre (Prof. Sergio Ginebri Link identifier #identifier__134674-17ginebri@uniroma3.it);
  • Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Alma Mater Studiorum, Bologna (Prof. Marco Albertini Link identifier #identifier__20427-18albertini2@unibo.it);
  • Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università degli Studi di Padova (Prof.ssa Giovanna Boccuzzo Link identifier #identifier__96503-19boccuzzo@stat.unipd.it);
  • Università degli Studi del Molise, (Prof.ssa Cecilia Tomassini Link identifier #identifier__135209-20tomassini@unimol.it);
  • Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano (Prof. Alessandro Rosina Link identifier #identifier__121676-21rosina@unicatt.it);
  • Libera Università di Bolzano (Prof.ssa Giulia Cavrini Link identifier #identifier__2054-22cavrini@unibz.it).

Link identifier #identifier__123844-23Sito web

Centro di Studi giuridici interdisciplinari sul Genere

image 19473Il Centro di Studi giuridici interdisciplinari sul Genere è un Centro di studi e ricerca che adotta la cultura di genere come chiave di lettura e strumento di azione in ricerche e pratiche giuridiche a carattere interdisciplinare, coinvolgendo diverse aree del diritto, quali quelle a cui afferiscono le discipline pubblicistiche, storiche, filosofiche, privatistiche ed economiche.

Nel 1996 è stata adottata in Europa la definizione ufficiale di gender mainstreaming ovvero quel processo che porta alla totale integrazione tra ogni sfera economica-politica e la questione di genere. I progressi legislativi, come sottolineato dalla fondazione “European Institute for Gender Equality” (EIGE) nel 2007, sono indubbi ma la predominanza di priorità economiche neoliberiste rende arduo, ancora una volta, trasformare delle politiche per la parità in un effettivo trattamento equo poiché la questione di genere necessita di un’analisi trasversale oltre che empirica, considerando l’approccio di gender sensitive. Non a caso all’interno dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030 dell’ONU è stata inserita la Gender Equality come quinto di 17 obiettivi (SDGs), al fine di rendere effettiva la sensibilità al genere, in primis, all’interno delle istituzioni. In tal senso, a livello di ricerca scientifica, i Gender equality plans sono assurti a criteri selettivi all’interno dei bandi Horizon2020, così come la gender sensitive policy degli Atenei individuati come base della ricerca rappresenta elemento di valutazione ai fini dell’attribuzione dei finanziamenti ERC. Altrettanto in ambito nazionale: dalle Indicazioni per azioni positive del MIUR sui temi di genere nell’Università e nella Ricerca emerge la necessità dell’ottica di genere nei contenuti della ricerca all’interno dei Progetti di interesse nazionale finanziati dal MIUR (PRIN) di cui si individuano i punti di rilevanza in fase di valutazione.

In quest’ottica il Centro si propone dunque di diffondere la cultura di genere nella prospettiva giuridica, fondata sull’analisi dell’interazione fra tradizione giuridica, azione normativa e realtà applicative,  attraverso molteplici iniziative, quali dibattiti scientifici, attività didattiche,  nonché tramite l’offerta delle competenze acquisite a soggetti e istituzioni, nell’ottica dello sviluppo di collaborazioni nazionali ed internazionali. Al fine di promuovere gli studi giuridici interdisciplinari di genere, il Centro svolge attività di formazione permanente, attività di formazione post-lauream, organizza seminari e convegni e partecipa a progetti di ricerca e sperimentazione.

 

Roma Tre – UNIDROIT Centre for Transnational Commercial Law and International Arbitration

Il Roma Tre – UNIDROIT Centre for Transnational Commercial Law and International Arbitration è stato costituito nel mese di aprile del 2023 dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre e dall’Istituto Internazionale per l’Unificazione del Diritto Privato (UNIDROIT), nell’ambito del programma di attuazione del Memorandum Of Understanding concluso tra le due istituzioni il 15 novembre 2021.

Il Centro si propone di promuovere la ricerca e il dibattito scientifico sul diritto commerciale transnazionale e sull’arbitrato internazionale. In particolare, prevalente attenzione sarà dedicata alle ricerche relative al diritto commerciale transnazionale collegate alle iniziative, progetti e strumenti di diritto uniforme dell’UNIDROIT.

Il Centro mira altresì a sviluppare e coordinare progetti di ricerca, promuovere conferenze, seminari e convegni e realizzare pubblicazioni specializzate al fine di diffondere i risultati delle ricerche. Si intende, inoltre, dare vita a un dialogo stabile su questi temi favorendo rapporti e promuovendo collaborazioni con istituzioni universitarie, soggetti scientifici nazionali ed internazionali (sia pubblici che privati) e il mondo delle imprese.

Il Centro è diretto dalla Prof. Maria Chiara Malaguti (Presidente di UNIDROIT) e dal Prof. Giacomo Rojas Elgueta (Professore di Diritto privato presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre).

Centro di Ricerca Diritto dell’Economia Circolare

  • Link identifier #identifier__67347-28Regolamento
  • Link identifier #identifier__84098-29Sito web

Centro Ricerca Ideas

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Il Centro si propone di incentivare la ricerca e sviluppare studi e progetti scientifico-culturali nel campo del diritto dell’innovazione digitale. L’approccio, particolarmente attento al contesto europeo e internazionale, è multidisciplinare e favorisce il dialogo tra diverse discipline, coinvolgendo giuristi, economisti, sociologi, pedagogisti, ingegneri, politologi, nonché professionisti del settore imprenditoriale e rappresentanti delle istituzioni.

  • Link identifier #identifier__139533-30Sito web

 

Centro di Ricerca Interdipartimentale sulle Politiche Spaziali – Roma Tre Research Center on Space Policy – CRIPS

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Direttore: Dott. Sirio Zolea

Oggetto della ricerca

L’innovazione tecnologica moltiplica oggi, rispetto ai decenni precedenti, le possibilità di esplorazione, uso e sfruttamento economico dello spazio extraatmosferico; e promette di farlo ancor più nel prossimo futuro. A fronte di ciò, si assiste nel mondo a una crescente articolazione delle politiche spaziali, con un ruolo sempre più rilevante di soggetti privati e modelli di governance diversificati che riconoscono agli stessi maggiore o minore autonomia propulsiva. In tema di diritto dello spazio, si avverte la problematicità di un sistema di fonti “multilivello”: trattati internazionali multilaterali, difficili da aggiornare per la necessità di trovare un ampio e trasversale consenso tra blocchi geopolitici, più limitati (per il tema o per il numero di Paesi coinvolti) accordi internazionali di cooperazione, fonti normative nazionali di primo e di secondo grado, forme di soft law internazionali e nazionali, a cui si aggiunge, in Europa, il dualismo tra programmi (e regole) spaziali dell’Unione Europea e dell’Agenzia Spaziale Europea. L’evoluzione della cornice giuridica è l’espressione, mediata dai consessi diplomatici e dalla tecnica normativa nazionale e internazionale, del rapido evolvere del contesto tecnologico, economico e geopolitico in materia di spazio. Questo quadro, complesso e al tempo stesso affascinante, fornisce agli studiosi questioni sempre nuove e difficili da analizzare e comprendere, richiedendo approcci transdisciplinari in grado di superare i tradizionali steccati tra settori accademici.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, gli ambiti oggetto delle attività di ricerca sono i seguenti: interazioni tra innovazione tecnologica e vincoli tecnici, da una parte, e politiche spaziali e relativi sistemi di regole, dall’altra parte; interazioni tra nuova economia dello spazio, evoluzione delle politiche spaziali e dei sistemi regolatori (hard law e soft law); interazioni tra regolazione, diplomazia e geopolitica dello spazio; pace internazionale e usi militari dello spazio; proiezione nel contesto spaziale, sotto una nuova luce, di problematiche tradizionalmente proprie dei sistemi di diritto privato (situazioni di appartenenza, responsabilità, contratti, responsabilità, garanzie, ecc.); adozione di politiche spaziali comuni e di un quadro regolatorio comune a livello europeo; adozione di una legge spaziale italiana di portata generale (e di nuovi regolamenti ENAC), alla luce dell’evoluzione della politica spaziale nazionale; politiche e approcci regolatori per l’utilizzo dello spazio e dei corpi celesti a fini scientifici; diversi approcci regolatori alle questioni delle risorse spaziali; il partenariato pubblico-privato nelle politiche spaziali e nei relativi sistemi regolatori; metodi di risoluzione delle controversie in ambito spaziale.

La creazione di un Centro interdipartimentale sulle politiche spaziali ha quindi come obiettivo quello di promuovere studi avanzati di carattere multidisciplinare nel dialogo tra diversi saperi per sviluppare nuove conoscenze e competenze, anche utili al mondo delle istituzioni pubbliche, dell’imprese e della società nel senso più ampio del termine. Occorre, infatti, avviare un dibattito sulla portata dei cambiamenti che derivano dalla nuova economia dello spazio sugli ordinamenti internazionale, europeo e nazionale, che coinvolga giuristi, economisti, ingegneri, fisici, studiosi di geopolitica e di scienze della difesa e della sicurezza, nonché operatori d’impresa e rappresentanti delle istituzioni. Per fare questo, il Centro intende avviare uno scambio stabile con istituzioni universitarie e centri studi e di ricerca anche di altri Paesi, per favorire la circolazione delle idee e dibattere possibili soluzioni ai problemi che i cambiamenti del nuovo millennio stanno portando con sé, nella prospettiva della tutela dei principi-chiave dei trattati spaziali e dei diritti fondamentali, in vista di una pacifica e collaborativa edificazione della futura civiltà dello spazio.

Progetti di ricerca

Il Centro si propone di varare progetti scientifici di durata pluriennale, nei quali coinvolgere anche centri e docenti stranieri, che possano anche concorrere per l’assegnazione di fondi banditi da istituzioni internazionali, europee e nazionali, nonché da entità private. Nell’ambito dei progetti saranno previsti seminari periodici nei quali valutare i progressi realizzati, contratti di ricerca e convegni di rilevanza internazionale.

Attività seminariale e didattica

Il Centro si propone di promuovere iniziative di studio, destinate a studenti (in particolare, nel quadro del corso di nuova istituzione “Space Policies and the Law”) e dottorandi, organizzare seminari e conferenze invitando professori ed altri studiosi nazionali e stranieri, nonché esperti anche del mondo delle imprese con esperienze gestionali e operative.

In una fase successiva a quella di avvio dei lavori, il Centro potrà valutare di organizzare l’offerta di corsi di master o di specializzazione, cercando di offrire, con il sostegno di partner e di sponsor esterni, borse di studio agli iscritti.

Pubblicazioni

Il Centro intende promuovere pubblicazioni in materia di diritto e politiche spaziali, sia attraverso convenzioni con riviste del settore, sia tramite case editrici, tra cui preferibilmente Roma TrE-Press, in cui potrebbero trovare collocazione in open access gli scritti degli studiosi del Centro.

Consulenza scientifica

Il Centro può accettare incarichi di consulenza scientifica proposti da istituzioni, imprese e relative associazioni di categoria, oppure singoli intermediari, i cui proventi sono devoluti all’Università Roma Tre per il funzionamento del Centro, nel rispetto delle disposizioni generali stabilite in materia dai regolamenti di funzionamento e di bilancio dell’Università Roma Tre.

Il Centro può procedere ad approfondimenti scientifici tesi a rispondere, tra l’altro, anche alle consultazioni normative e regolamentari proposte da tutte le autorità internazionali, europee e nazionali con competenze negli ambiti di attività del Centro.

Bandi di gara europei e nazionali

Il Centro intende concorrere a bandi di gara internazionali, europei e nazionali per l’erogazione di finanziamenti a sostegno di progetti di interesse per il Centro.

Attività di ricerca

Per lo svolgimento dell’attività di ricerca, il Centro può costituire osservatori tematici e/o può avvalersi anche di uno o più Gruppi di ricerca, composti da ricercatori, assegnisti, dottori e dottorandi di ricerca, e altri studiosi, professionisti ed esperti  esterni all’Università Roma Tre, di cui si incoraggia l’adesione.

Michele Sancioni 12 Marzo 2025