Il corso "Diritto penale europeo" si propone di esaminare la progressiva influenza esercitata sull’ordinamento penale nazionale dal diritto “europeo”, inteso, in un’accezione ampia, come comprensivo tanto del diritto dell’Unione europea quanto del sistema CEDU. Se fino a pochi decenni fa l’accostamento tra “diritto europeo” e “diritto penale” poteva apparire quasi un ossimoro, l’interprete è chiamato oggi a confrontarsi con un sistema delle fonti sempre più complesso e labirintico, che, almeno per certi aspetti, sta progressivamente incidendo sul volto di quella che sembrava la più solida articolazione della sovranità nazionale.
Le lezioni si svilupperanno seguendo il filo conduttore del principio di legalità in materiale penale, nelle sue articolazioni della riserva di legge, della determinatezza/tassatività della fattispecie e della irretroattività della legge penale (completato da quello di retroattività della legge favorevole): l'obiettivo è quello di esaminarne la progressiva metafomorfosi, specie come effetto della giurisprudenza europea.
Il corso cercherà poi di mettere a fuoco la significativa riscrittura subita dal sistema sanzionatorio italiano come effetto dell'europeizzazione del diritto penale, tanto sul versante del "doppio binario" tra pene e misure di sicurezza quanto su quello della compresenza di sanzioni penali e sanzioni amministrative.
L'ultima parte del corso prenderà poi in esame le questioni relative alla tutela "multilivello" dei diritti umani, che rappresenta una delle sfide ancora aperte sul cammino verso un'effettiva integrazione (giuridica) europea.
Le lezioni si svilupperanno seguendo il filo conduttore del principio di legalità in materiale penale, nelle sue articolazioni della riserva di legge, della determinatezza/tassatività della fattispecie e della irretroattività della legge penale (completato da quello di retroattività della legge favorevole): l'obiettivo è quello di esaminarne la progressiva metafomorfosi, specie come effetto della giurisprudenza europea.
Il corso cercherà poi di mettere a fuoco la significativa riscrittura subita dal sistema sanzionatorio italiano come effetto dell'europeizzazione del diritto penale, tanto sul versante del "doppio binario" tra pene e misure di sicurezza quanto su quello della compresenza di sanzioni penali e sanzioni amministrative.
L'ultima parte del corso prenderà poi in esame le questioni relative alla tutela "multilivello" dei diritti umani, che rappresenta una delle sfide ancora aperte sul cammino verso un'effettiva integrazione (giuridica) europea.
scheda docente
materiale didattico
- Il principio di legalità in materia penale
- Gli effetti riflessi del diritto europeo sul diritto penale nazionale:
• L'obbligo di interpretazione conforme
• Il principio di prevalenza
• Effetti in bonam partem ed effetti in malam partem
• Analisi dei casi
- Gli obblighi europei di tutela penale
- La tutela dei diritti umani in ambito europeo
• Costituzione italiana, CEDU, Carta dei diritti fondamentali dell’UE: tutela “multivello” e dialogo tra le Corti dopo il Trattato di Lisbona
• Art. 3 CEDU e divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti: dalla sentenza Torreggiani (sovraffollamento carcerario) alla sentenza Cestaro (caso Diaz)
- L'art. 7 CEDU: un nuovo volto per il principio di legalità in materia penale?
Il progressivo superamento dei "doppi binari" nazionali:
• Il “caso Grande Stevens” e la disciplina sanzionatoria in materia di abusi di mercato
• Il curioso caso della confisca urbanistica: da “Punta Perotti” alla Corte costituzionale, passando per la Corte EDU
- Le nuove prospettive del "diritto penale giurisprudenziale europeo"
• Il “caso Contrada” e il preteso difetto di legalità del c.d. concorso esterno in associazione mafiosa
• La "sentenza Taricco" e il regime di prescrizione nell'ordinamento italiano
Programma
- Diritto penale e diritto europeo: storia di un binomio complesso- Il principio di legalità in materia penale
- Gli effetti riflessi del diritto europeo sul diritto penale nazionale:
• L'obbligo di interpretazione conforme
• Il principio di prevalenza
• Effetti in bonam partem ed effetti in malam partem
• Analisi dei casi
- Gli obblighi europei di tutela penale
- La tutela dei diritti umani in ambito europeo
• Costituzione italiana, CEDU, Carta dei diritti fondamentali dell’UE: tutela “multivello” e dialogo tra le Corti dopo il Trattato di Lisbona
• Art. 3 CEDU e divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti: dalla sentenza Torreggiani (sovraffollamento carcerario) alla sentenza Cestaro (caso Diaz)
- L'art. 7 CEDU: un nuovo volto per il principio di legalità in materia penale?
Il progressivo superamento dei "doppi binari" nazionali:
• Il “caso Grande Stevens” e la disciplina sanzionatoria in materia di abusi di mercato
• Il curioso caso della confisca urbanistica: da “Punta Perotti” alla Corte costituzionale, passando per la Corte EDU
- Le nuove prospettive del "diritto penale giurisprudenziale europeo"
• Il “caso Contrada” e il preteso difetto di legalità del c.d. concorso esterno in associazione mafiosa
• La "sentenza Taricco" e il regime di prescrizione nell'ordinamento italiano
Testi Adottati
A. Massaro, Appunti di diritto penale europeo, seconda edizione, Giappichelli, 2023.Modalità Erogazione
Le lezioni si svolgeranno nelle aule del Dipartimento di Giurisprudenza.Modalità Frequenza
La frequenza delle lezioni non è obbligatoriaModalità Valutazione
L'esame di profitto si compone esclusivamente di una prova orale, il cui obiettivo è valutare l'apprendimento delle nozioni fondamentali del Diritto penale europeo, l'acquisizione di un linguaggio tecnico-giuridico adeguato e di un approccio casistico. La valutazione avviene con l'assegnazione di un punteggio in trentesimi e la sufficienza può considerarsi raggiunta con il voto di 18/30. Sono previsti tre appelli ordinari sia nel corso della sessione invernale (gennaio-febbraio), sia nel corso della sessione estiva (giugno-luglio). Nella sessione autunnale (settembre), invece, saranno fissati due appelli. La sessione straordinaria che ha luogo nel mese di novembre, si compone di un unico appello.