20101004 - DIRITTO ECCLESIASTICO

Il corso si prefigge di far acquisire allo studente:

A) Conoscenza e capacità di comprensione: 1) dei termini essenziali della dialettica religione- società e dello sviluppo dei rapporti tra Stato e Chiesa/confessioni religiosi in Europa. 2) della disciplina giuridica del fenomeno religioso nelle sue diverse dimensioni ordinamentali: nazionale ed europea 3) degli strumenti giuridici fondamentali per la comprensione delle diverse questioni di libertà religiosa emergenti nell'attuale contesto sociale, multireligioso e multiculturale, in particolare italiano.
B) Capacità di applicare conoscenza e comprensione: 1) per interpretare la fenomenologia religiosa alla luce dell'evoluzione della normativa nazionale in particolare italiana, nel più ampio quadro del diritto europeo in tema di libertà religiosa (individuale e collettiva); 2) per sviluppare e inquadrare giuridicamente istituti, esigenze, fattispecie emergenti che hanno connotazioni di tipo religioso-culturale.
C) Autonomia di giudizio nel valutare gli istituti e fattispecie oggetto di studio sulla base delle conoscenze acquisite
D) Capacità di apprendimento necessaria ai fini di un continuo aggiornamento sui temi oggetto di studio.

Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Programma

Evoluzione storica del rapporto tra diritto e religione nel contesto italiano ed europeo. Laicità e libertà religiosa nell'ordinamento italiano ed europeo. Libertà religiosa e multiculturalismo. Profili istituzionali dei rapporti stato-chiese. Elementi essenziali della disciplina italiana degli enti confessionali e del matrimonio religioso con effetti civili.

Testi Adottati

La prova d'esame verterà sugli argomenti trattati:

a) nel testo di C. CARDIA, Principi di diritto ecclesiastico. Tradizione europea legislazione italiana, Torino, nuova EDIZIONE Giappichelli, 2019, CON ESCLUSIONE
- dei paragrafi 4, 8,10,17 del cap. I
- dei paragrafi 7,8, 9, 12,13 del capitolo III
- dei paragrafi 4,6,7,8,9 e 10 del capitolo IV.

In alternativa al Cap IV del testo Principi di diritto ecclesiastico,
lo studente potrà portare all'esame il testo P. Floris, Gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in Diritto e religione in Italia. Principi e Temi, a cura di Rita Benigni, Cap. IV, disponibile in open access in Roma-Trepress, Collana L'unità del diritto.

Letture integrative consigliate
C. CARDIA Risorgimento e religione, Giappichelli, 2011

Durante il corso saranno segnalati agli studenti aggiornamenti sul materiale (documentale, giurisprudenziale, scientifico) di supporto alla didattica.
I FREQUENTANTI saranno valutati sugli argomenti trattati a lezione.


Modalità Erogazione

Lezioni frontali nei giorni di LUNEDì- MARTEDì- MERCOLEDì ORE 10:00/12:00 AULA 9 IN VIA DEL TUTTO ECCEZIONALE LA PRIMA SETTIMANA DI OTTOBRE IL CORSO AVRA' I SEGUENTI ORARI: PRIMA LEZIONE: Giovedì 6 ottobre ore 12:00/14:00 - AULA 9 SECONDA LEZIONE: Venerdì 7 ottobre ore 10:00/12:00 - AULA 9 DAL 10 ottobre seguiremo l'orario ordinario. iL CORSO TERMINERA' IL 15 DICEMBRE

Modalità Valutazione

Per tutti: è prevista una prova orale su tutti i contenuti del corso, mediante la formulazione di 3 o 4 domande tese a verificare la conoscenza dei temi trattati; l' autonomia di giudizio nel valutare gli istituti e le fattispecie oggetto d’esame; la capacità di esprimersi con un linguaggio anche giuridicamente appropriato. Il punteggio della prova d'esame è espresso in trentesimi. Per superare l'esame, riportando un voto non inferiore a 18/30, lo studente deve dimostrare 1) conoscenza adeguata (da sufficiente a molto buona) dei contenuti del corso 2) autonomia di giudizio nel valutare gli istituti e le fattispecie oggetto d’esame 3) capacità di esprimersi con un linguaggio anche giuridicamente appropriato Il punteggio di 30/30 con lode corrisponde a una valutazione complessivamente eccellente della prova d’esame. Per gli studenti frequentanti si terrà conto anche della partecipazione attiva alle lezioni e ai seminari Per i soli studenti frequentanti è prevista una prova intermedia

scheda docente | materiale didattico

Programma

Evoluzione storica del rapporto tra diritto e religione nel contesto italiano ed europeo. Laicità e libertà religiosa nell'ordinamento italiano ed europeo. Libertà religiosa e multiculturalismo. Profili istituzionali dei rapporti stato-chiese. Elementi essenziali della disciplina italiana degli enti confessionali e del matrimonio religioso con effetti civili.

Testi Adottati

La prova d'esame verterà sugli argomenti trattati:

a) nel testo di C. CARDIA, Principi di diritto ecclesiastico. Tradizione europea legislazione italiana, Torino, nuova EDIZIONE Giappichelli, 2019, CON ESCLUSIONE
- dei paragrafi 4, 8,10,17 del cap. I
- dei paragrafi 7,8, 9, 12,13 del capitolo III
- dei paragrafi 4,6,7,8,9 e 10 del capitolo IV.

In alternativa al Cap IV del testo Principi di diritto ecclesiastico,
lo studente potrà portare all'esame il testo P. Floris, Gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in Diritto e religione in Italia. Principi e Temi, a cura di Rita Benigni, Cap. IV, disponibile in open access in Roma-Trepress, Collana L'unità del diritto.

Letture integrative consigliate
C. CARDIA Risorgimento e religione, Giappichelli, 2011

Durante il corso saranno segnalati agli studenti aggiornamenti sul materiale (documentale, giurisprudenziale, scientifico) di supporto alla didattica.
I FREQUENTANTI saranno valutati sugli argomenti trattati a lezione.


Modalità Erogazione

Lezioni frontali nei giorni di LUNEDì- MARTEDì- MERCOLEDì ORE 10:00/12:00 AULA 9 IN VIA DEL TUTTO ECCEZIONALE LA PRIMA SETTIMANA DI OTTOBRE IL CORSO AVRA' I SEGUENTI ORARI: PRIMA LEZIONE: Giovedì 6 ottobre ore 12:00/14:00 - AULA 9 SECONDA LEZIONE: Venerdì 7 ottobre ore 10:00/12:00 - AULA 9 DAL 10 ottobre seguiremo l'orario ordinario. iL CORSO TERMINERA' IL 15 DICEMBRE

Modalità Valutazione

Per tutti: è prevista una prova orale su tutti i contenuti del corso, mediante la formulazione di 3 o 4 domande tese a verificare la conoscenza dei temi trattati; l' autonomia di giudizio nel valutare gli istituti e le fattispecie oggetto d’esame; la capacità di esprimersi con un linguaggio anche giuridicamente appropriato. Il punteggio della prova d'esame è espresso in trentesimi. Per superare l'esame, riportando un voto non inferiore a 18/30, lo studente deve dimostrare 1) conoscenza adeguata (da sufficiente a molto buona) dei contenuti del corso 2) autonomia di giudizio nel valutare gli istituti e le fattispecie oggetto d’esame 3) capacità di esprimersi con un linguaggio anche giuridicamente appropriato Il punteggio di 30/30 con lode corrisponde a una valutazione complessivamente eccellente della prova d’esame. Per gli studenti frequentanti si terrà conto anche della partecipazione attiva alle lezioni e ai seminari Per i soli studenti frequentanti è prevista una prova intermedia