20110909 - Violenza di genere: percorso storico giuridico

Curriculum

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 20110909 Violenza di genere: percorso storico giuridico in GIURISPRUDENZA LMG/01 R GALEOTTI SARA

Programma

Il corso, tenuto nel primo semestre, analizzerà come il mito della “mascolinità egemonica” si sia affermato nel mondo antico (e attraverso le epoche) e quale ruolo abbiano avuto le religioni, le autorità pubbliche e le scienze nella costruzione di un sistema sostanziato dal mito della virilità. La convinzione è che un approccio storico-culturale, cui affiancare la riflessione sul dato giuridico, sia indispensabile per comprendere un fenomeno che, come la violenza esercitata sul corpo delle donne, muove dalla visione di una natura ipostatizzata, che ignora, anzi nega, la straordinaria complessità umana, alla stregua delle ideologie più totalitarie, quasi i sessi fossero delle essenze immutabili e irriducibili, come se la gerarchia tra uomo e donna (tra uomo e ‘subumano’) fosse dell’ordine della necessità.
Per sviluppare questa riflessione, il corso si articolerà secondo le sei direttrici della ‘subordinazione femminile’ individuati dalla filosofa francese Olivia Gazalé:
1) la parentela confiscata;
2) l’appropriazione delle donne;
3) la demonizzazione del sesso femminile;
4) la giustificazione della violenza fondata sulla colpa femminile;
5) l’inferiorità femminile come legittimazione di esclusione;
6) la ripartizione dello spazio e la divisione sessuale del lavoro.

Testi Adottati

La natura sperimentale del corso esclude, per il momento, l'adozione di un manuale. Il colloquio finale verterà sui saggi inseriti dalla docente nella sezione relativa ai materiali didattici della pagina e-learning (https://giurisprudenza.el.uniroma3.it/course/view.php?id=2684)

Modalità Frequenza

La frequenza è obbligatoria, poiché gli/le studenti saranno costantemente invitati/e al confronto e al dialogo diretto con la docente e potranno, durante le lezioni, formulare proposte di approfondimento o dibattito.

Modalità Valutazione

L'esame si svolgerà in forma orale e sarà volto ad accertare l'acquisizione delle conoscenze di base circa i fondamenti storico-giuridici della violenza di genere, in particolare dell'architettura normativa che può considerarsi fondativa della minorità femminile. L'esame orale potrà, tuttavia, essere sostituito dalla composizione di una tesina (min. 36000/max 60000 caratteri, spazi inclusi, bibliografia esclusa) su un argomento, tra quelli affrontati nel corso, concordato con la docente. Per la stesura dell'elaborato scritto, che deve essere originale, non è ammesso l'uso di tools AI, fuorché per l'eventuale elaborazione di dati, statistiche, costruzione di grafici. La docente dispone di tools antiplagio. Criteri di valutazione e composizione del voto: la valutazione finale è espressa in trentesimi (30/30). La valutazione tra il 18 e il 20 corrisponde a una conoscenza sufficiente, ancorché minima e non approfondita, della materia; la valutazione tra il 20 e il 25 evidenzia una conoscenza più che sufficiente / discreta dei contenuti; la valutazione tra il 25 e il 29 mette in luce una buona / molto buona conoscenza delle strutture della materia e una capacità critica dello studente. La valutazione tra il 30 e il 30 e lode corrisponde a una ottima / eccellente conoscenza della materia accompagnata da ottima o eccellente capacità critica, di analisi, di connessione. Contenuti dell'esame: - materiali segnalati dalla docente, appunti delle lezioni (no slides). La partecipazione attiva al corso è oggetto di valutazione. La valutazione viene definita sulla base dell'assiduità nella partecipazione, dei risultati verificati durante le lezioni, degli interventi durante il corso, nonché dell’esito del colloquio orale/tesina finale.

scheda docente | materiale didattico

Mutuazione: 20110909 Violenza di genere: percorso storico giuridico in GIURISPRUDENZA LMG/01 R GALEOTTI SARA

Programma

Il corso, tenuto nel primo semestre, analizzerà come il mito della “mascolinità egemonica” si sia affermato nel mondo antico (e attraverso le epoche) e quale ruolo abbiano avuto le religioni, le autorità pubbliche e le scienze nella costruzione di un sistema sostanziato dal mito della virilità. La convinzione è che un approccio storico-culturale, cui affiancare la riflessione sul dato giuridico, sia indispensabile per comprendere un fenomeno che, come la violenza esercitata sul corpo delle donne, muove dalla visione di una natura ipostatizzata, che ignora, anzi nega, la straordinaria complessità umana, alla stregua delle ideologie più totalitarie, quasi i sessi fossero delle essenze immutabili e irriducibili, come se la gerarchia tra uomo e donna (tra uomo e ‘subumano’) fosse dell’ordine della necessità.
Per sviluppare questa riflessione, il corso si articolerà secondo le sei direttrici della ‘subordinazione femminile’ individuati dalla filosofa francese Olivia Gazalé:
1) la parentela confiscata;
2) l’appropriazione delle donne;
3) la demonizzazione del sesso femminile;
4) la giustificazione della violenza fondata sulla colpa femminile;
5) l’inferiorità femminile come legittimazione di esclusione;
6) la ripartizione dello spazio e la divisione sessuale del lavoro.

Testi Adottati

La natura sperimentale del corso esclude, per il momento, l'adozione di un manuale. Il colloquio finale verterà sui saggi inseriti dalla docente nella sezione relativa ai materiali didattici della pagina e-learning (https://giurisprudenza.el.uniroma3.it/course/view.php?id=2684)

Modalità Frequenza

La frequenza è obbligatoria, poiché gli/le studenti saranno costantemente invitati/e al confronto e al dialogo diretto con la docente e potranno, durante le lezioni, formulare proposte di approfondimento o dibattito.

Modalità Valutazione

L'esame si svolgerà in forma orale e sarà volto ad accertare l'acquisizione delle conoscenze di base circa i fondamenti storico-giuridici della violenza di genere, in particolare dell'architettura normativa che può considerarsi fondativa della minorità femminile. L'esame orale potrà, tuttavia, essere sostituito dalla composizione di una tesina (min. 36000/max 60000 caratteri, spazi inclusi, bibliografia esclusa) su un argomento, tra quelli affrontati nel corso, concordato con la docente. Per la stesura dell'elaborato scritto, che deve essere originale, non è ammesso l'uso di tools AI, fuorché per l'eventuale elaborazione di dati, statistiche, costruzione di grafici. La docente dispone di tools antiplagio. Criteri di valutazione e composizione del voto: la valutazione finale è espressa in trentesimi (30/30). La valutazione tra il 18 e il 20 corrisponde a una conoscenza sufficiente, ancorché minima e non approfondita, della materia; la valutazione tra il 20 e il 25 evidenzia una conoscenza più che sufficiente / discreta dei contenuti; la valutazione tra il 25 e il 29 mette in luce una buona / molto buona conoscenza delle strutture della materia e una capacità critica dello studente. La valutazione tra il 30 e il 30 e lode corrisponde a una ottima / eccellente conoscenza della materia accompagnata da ottima o eccellente capacità critica, di analisi, di connessione. Contenuti dell'esame: - materiali segnalati dalla docente, appunti delle lezioni (no slides). La partecipazione attiva al corso è oggetto di valutazione. La valutazione viene definita sulla base dell'assiduità nella partecipazione, dei risultati verificati durante le lezioni, degli interventi durante il corso, nonché dell’esito del colloquio orale/tesina finale.