Adesione allo sciopero per Gaza della Prof.ssa Barbara Annicchiarico in data 22 settembre

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In data 22 settembre, la Prof.ssa Annicchiarico aderirà allo sciopero generale indetto per Gaza. Ogni attività didattica, in presenza o on-line, relativa alla cattetra di Scienze delle Finanze A-L e di Economics of Digital Competition and Innovation sarà sospesa per l'intera giornata.

Di seguito il testo della Mozione di condanna dei crimini internazionali in corso nella Striscia di Gaza trasmessa dal Dipartimento di Giurisprudenza al Senato accademico in data 16 settembre :

Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre da sempre sostiene una cultura aperta al libero scambio di idee e alla mobilità internazionale dei docenti e degli studenti, costantemente attenta alle responsabilità etiche delle istituzioni. Come docenti e componenti della comunità accademica sentiamo, in questo momento, la necessità di affermare un principio fondamentale: la ricerca e la cooperazione scientifica internazionale, al pari della mobilità studentesca, devono svolgersi in linea con il codice etico della  nostra Università e rappresentare un ponte tra i popoli, uno spazio di dialogo, di costruzione di pace e di solidarietà umana, anche - e soprattutto - nei momenti caratterizzati da gravi violazioni dei diritti individuali. Riconosciamo, quindi, l’alto valore della collaborazione accademica e scientifica tra ricercatori e ricercatrici di ogni paese, in accordo con il principio dell’autonomia della ricerca sancito dalla Costituzione, come anche l’alto significato della mobilità studentesca.
 
Convinti che il sapere implichi responsabilità, non possiamo ignorare le atrocità e le gravissime violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale in atto nella Striscia di Gaza, dove la campagna militare voluta e realizzata dal governo d’Israele e dalle forze armate israeliane, in risposta alle brutali e criminose azioni di Hamas contro cittadini israeliani del 7 ottobre 2023, ha portato a un’escalation di violenza che sta causando decine di migliaia di vittime civili, tra le quali un numero impressionante di bambini e donne, oltre a giornalisti, personale medico e operatori sanitari. Le città sono state rase al suolo, gli ospedali e le università colpiti senza distinzione. Tutta la popolazione di Gaza oggi vive una vera e propria catastrofe umanitaria, in una situazione di gravissima carenza di assistenza sanitaria, cibo e acqua.
 
Questi atti sono stati ricondotti da parte delle Nazioni Unite e delle più autorevoli giurisdizioni internazionali, quali la Corte Internazionale di Giustizia e la Corte penale internazionale, a crimini di guerra, contro l’umanità e, potenzialmente, al crimine di genocidio, inserendosi in un contesto più generale di perdurante violazione del principio di autodeterminazione dei popoli. Eppure, nonostante una tale evidenza, la distruzione e i massacri continuano, e la situazione peggiora di giorno in giorno.
 
Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre esprime piena solidarietà alle popolazioni civili colpite, agli studenti e alle comunità accademiche impegnati per la pace.
 
Pertanto, il Dipartimento di Giurisprudenza,
-              ispirandosi alle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, in particolare, il Suo alto richiamo alla natura disumana di azioni che riducono alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani,
-              ricordando quanto affermato dalla Corte Internazionale di Giustizia in varie ordinanze nel caso Sud Africa c. Israele (sull’applicazione della Convenzione contro il genocidio) e nel parere consultivo del 19 luglio 2024 (sulle conseguenze giuridiche derivanti dalle politiche e prassi di Israele nel Territorio Palestinese Occupato, inclusa Gerusalemme Est), che ha accertato, sulla base di fatti circostanziati, la gravità degli eventi in corso a Gaza;
-              considerando gli obblighi che gravano sui singoli Stati, compresa l’Italia, che compongono la comunità internazionale, a fronte dei crimini che si stanno commettendo a Gaza:
 
1.     auspica qualunque misura politico-diplomatica ispirata al principio “due popoli, due Stati” e finalizzata ad indurre la cessazione delle atrocità e delle gravi violazioni del diritto internazionale nel territorio di Gaza;   
2.     chiede al Senato Accademico di intraprendere azioni visibili e pubbliche per esprimere il fermo dissenso verso le condotte del governo israeliano nella Striscia di Gaza, affinché si giunga a una cessazione immediata delle operazioni militari nella Striscia e si promuovano azioni di concreta solidarietà verso la popolazione stremata dagli orrori della guerra, a tutela dei loro diritti;
3.     invita, inoltre, tutte le docenti e tutti i docenti a proseguire e rafforzare la promozione di iniziative accademiche e solidali in favore di studenti di istituzioni palestinesi colpite dal conflitto;
4.         rammenta che la partecipazione ai  bandi “MAECI” per progetti congiunti di ricerca nell’ambito dell’ accordo bilaterale tra Italia e Israele firmato a Bologna il 13 giugno 2000 (e ratificato con la legge n. 154 dell’11 luglio 2002), pur nel contesto della libertà e autonomia della ricerca e dell’insegnamento, dovrà essere coerente con i principi e i valori promossi dalla Costituzione italiana in linea con quanto espresso nel Preambolo e dall’art. 11 del codice etico della  nostra Università, il quale prescrive che l’attività accademica non deve perseguire “finalità e obiettivi in contraddizione con i principi e i valori” del codice stesso.